Siamo al culmine di una settimana in cui è accaduto veramente di tutto, nella nostra nazione, così come nel mondo del Calcio italiano, la cui credibilità ha raggiunto ampiamente i minimi storici.
Nello spazio di pochi giorni si sono susseguite le decisioni più disparate e contraddittorie, alcune delle quali talmente insensate e grottesche da far cadere nel ridicolo più assoluto l’intero movimento.
A cominciare dalla Serie A, dove si è inizialmente scelto di far giocare sei gare a porte chiuse, salvo poi rinviarle definitivamente di due mesi e mezzo, consentendo però ai tifosi bolognesi, ai sostenitori bergamaschi e a quelli torinesi di fede granata, di seguire tranquillamente Bologna, Atalanta e Torino nelle trasferte rispettivamente giocate a Roma, Lecce e Napoli. La “sagra del controsenso”. Naturalmente c’è chi ha parlato di “Campionato falsato“, chi addirittura di ritorno ai “fasti” di Calciopoli.
Una cosa è certa: tutto questo caos è determinato dalla mancanza assoluta di un organismo autorevole, competente ed autoritario, che sia sovrano rispetto a tutte le varie Leghe del nostro Calcio. Un’istituzione che prenda delle decisioni omogenee, equilibrate, univoche, rispettose delle Società, delle disposizioni del Ministero della Salute, dei tifosi e che soprattutto preservi la regolarità dei Campionati professionistici e dilettantistici.
Questa “entità” potrebbe essere rappresentata dalla F.I.G.C., ma è stato proprio il Presidente Gabriele Gravina, nei giorni scorsi, a rimarcare pubblicamente la totale autonomia delle varie Leghe, legittimando di fatto questa confusione generale che ha portato ad un susseguirsi infinito di Comunicati, dispositivi, decisioni, clamorosi dietrofront e ridicoli cambi di programma last-minute.
È normale continuare a chiedersi se davvero sia dignitoso, per tifosi e addetti ai lavori, sottoporsi a queste ripetute prese in giro (chiamiamole col loro nome), assecondando in silenzio questo SCEMPIO messo in piedi dai “signori del nostro Calcio”. Non si lamenti nessuno se poi si vadano ad alimentare “sospetti” e dietrologie poco edificanti, ma dinnanzi ad un simile grottesco modo di amministrare l’Azienda-Calcio, tutti quanti si corre il rischio di scivolare in un baratro mediatico generato dal tifoso in genere, ma corroborato dal fare inqualificabile dei soggetti profondamente incompetenti che affollano i cosiddetti “piani alti”.
Si sentano tutti chiamati in causa, dal Presidente Gravina, ai Presidenti Dal Pino (Lega Serie A), Ghirelli (Lega Pro) e Sibilia (LND). Forse il solo Balata, Numero Uno della Lega B, merita un minimo apprezzamento; il Campionato cadetto infatti, ha visto finora il rinvio di un solo match, ossia Ascoli-Cremonese dello scorso weekend. Per il resto, si è giocato e si continuerà a giocare ovunque, con gli Stadi chiusi nelle zone più critiche d’Italia, ma con il palinsesto che non subirà alcuna modifica futura, garantendo così il regolare svolgimento del Torneo. Forse Sì, Balata e il Consiglio della Lega B meritano effettivamente più di un plauso.
I “giochetti” messi in piedi della Lega Serie A in settimana sono veramente incommentabili. Altrettanto discutibile la decisione della Lega Pro di bloccare completamente due interi Gironi su tre. E che dire della Lega Nazionale Dilettanti? Con la Serie D che ha visto il rinvio di 23 match nello scorso weekend e di 38 in quello appena terminato. Fermi (in alcuni casi anche durante la settimana) tutti i Club collocati nei Gironi A, B, C e D. 76 Società che non sanno ancora a quale destino andranno incontro, le stesse che hanno appena vissuto la seconda Domenica senza Calcio e che, a quanto pare, saranno ferme anche tra sette giorni. Saranno tre, per ora, i Turni senza Calcio e per le formazioni appartenenti ai Gironi B e C saranno addirittura quattro, considerando il Turno infrasettimanale che salterà Mercoledì prossimo.
Quando si potranno recuperare quattro Turni? In un periodo storico in cui morti e contagiati nel nostro Paese aumentano di ora in ora (41 i decessi e oltre 1600 contagiati al momento), come si andrà ad affrontare il prossimo futuro?
Si continuerà a rinviare tutto ad oltranza? Si giocherà (forse) in piena Estate? Chiudiamo il Campionato arrivati a questo punto? E soprattutto…esiste qualcuno che si stia ponendo tutti questi quesiti?
Le 76 Società di Serie D che sono ferme ormai da tanto tempo e che hanno visto ovviamente svanire il ritmo gara sin qui accumulato nella testa e nelle gambe dei propri atleti, fino a quando potranno subire questo tipo di soprusi in equilibrato silenzio?
Il “Coronavirus” sta mettendo in ginocchio una parte della nostra Nazione. Con tutto il rispetto che bisogna avere nel trattare un tema così delicato, non si può però non evidenziare l’incapacità palesata da tutto il sistema nell’affrontare con equilibrio, competenza e serietà una situazione che, non è ancora al collasso, eppure è già riuscita a farci andare completamente in crisi, falsando di fatto il regolare svolgimento in particolare dei Campionati di Serie A e D.
Nel resto del mondo ridono di noi e questa non è una novità, ma forse è arrivato il momento che qualcuno di esterno al “sistema” alzi la voce, si ribelli e smetta di subire quotidianamente questo scempio. Basta silenzio. Basta accondiscendere ogni bislacca manovra di questi personaggi senza scrupoli che giocano con la dignità delle Società (quelle più “deboli”), degli addetti ai lavori esterni al “palazzo” e di tutti i tifosi d’Italia.
Basta incassare ed esser vilipesi nella propria dignità.
Non si può star fermi e tacere, facendosi bastare solo la passione per quella sfera e per questo Sport. Non più.